Moda e archeologia si fondono nel ricordo di Versace.
La moda sposa l’archeologia nel nome di Gianni Versace. In occasione del ventennale della scomparsa dello stilista italiano, il Museo Archeologico Nazionale di Napoli ha ospitato dal 14 luglio al 24 settembre la mostra intitolata “Dialoghi / Dissing – Gianni Versace Magna Grecia Tribute” proprio in onore dell’indissolubile legame tra l’icona dell’eccellenza calabrese e la sua terra. «Reggio è il regno dove è cominciata la favola della mia vita – amava infatti ricordare Versace –, il luogo dove, da piccolo, cominciai a respirare l’arte della Magna Grecia». Un accostamento linguistico, quello tra dialoghi e dissing, teso non a caso ad evidenziare il temerario accostamento tra abiti moderni e reperti risalenti ad oltre duemila anni fa. Nella Sala del Cielo Stellato sono infatti stati esposti quindici capi provenienti dalle collezioni degli appassionati Antonio Caravano e Rossella Catapano cui sono stati affiancati beni archeologici appartenenti al museo. Un exhibit studiato per dimostrare quanto l’arte antica abbia influenzato lo stile e le fantasie stesse delle creazioni di Versace. Oltre agli oggetti e ai ricordi, “Dialoghi /Dissing” ha ospitato anche alcune sculture di Marcos Marin, opere di Manuela Brambatti, Bruno Gianesi, le fotografie di Edoardo Tranchese e l’abito olfattivo dell’azienda partenopea Mansfield. La mostra, ideata e curata da Sabina Albano e resa possibile dalla collaborazione del direttore del Mann Paolo Giulierini, ha registrato in 73 giorni di apertura al pubblico oltre 100mila presenze, tra cui spicca la visita del Ministro dei Beni e delle Attività Culturali Dario Franceschini. La manifestazione ha rappresentato il prologo della mostra “Gianni Versace Retrospective” in programma a Berlino dal 30 gennaio al 14 aprile 2018, autentico tributo internazionale ad una icona immortale nella storia della moda mondiale. Fashion and archeology blend into Versace's memory
Fashion marries archeology in the name of Gianni Versace. On the occasion of the twenty year anniversary of the Italian designer demise, the National Archaeological Museum of Naples hosted the exhibition “Dialoghi / Dissing - Gianni Versace Magna Grecia Tribute” from July 14th to September 24th in honor of the indissoluble link between the icon of the calabrian excellence and his land. «Reggio is the kingdom where the fairy tale of my life began – Versace loved to remember – the place where I started to breathe the art of Magna Grecia since I was a child». A linguistic combination, the one between dialogue and dissing, meant to highlight the daring approach between modern clothes and evidence dated back to more than two thousand years ago. In fact, fifteen garments from the collections of enthusiasts Antonio Caravano and Rossella Catapano have been exhibited in the Room of the Starry Sky and placed beside archaeological goods that belong to the museum. A show designed to display how ancient art has influenced the style and the creativity of Versace creations. Beyond objects and memories, “Dialoghi / Dissing” also hosted some sculptures by Marcos Marin, works by Manuela Brambatti, Bruno Gianesi, Edoardo Tranchese’s photographs and the olfactory dress by the Mansfield company. The exhibition, conceived and curated by Sabina Albano and made possible thanks to the collaboration of the director of Mann Paolo Giulierini, recorded over 100 thousand visits in 73 days of public opening, including that of the Minister for Cultural Assets and Activities Dario Franceschini. The event represented the prologue of the “Gianni Versace Retrospective” exhibition scheduled in Berlin from January 30th to April 14th 2018, an authentic international tribute to an immortal icon in the history of world of fashion.
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La moda sposa l’archeologia nel nome di Gianni Versace. In occasione del ventennale della scomparsa dello stilista italiano, il Museo Archeologico Nazionale di Napoli ha ospitato dal 14 luglio al 24 settembre la mostra intitolata “Dialoghi / Dissing – Gianni Versace Magna Grecia Tribute” proprio in onore dell’indissolubile legame tra l’icona dell’eccellenza calabrese e la sua terra. «Reggio è il regno dove è cominciata la favola della mia vita – amava infatti ricordare Versace –, il luogo dove, da piccolo, cominciai a respirare l’arte della Magna Grecia». Un accostamento linguistico, quello tra dialoghi e dissing, teso non a caso ad evidenziare il temerario accostamento tra abiti moderni e reperti risalenti ad oltre duemila anni fa. Nella Sala del Cielo Stellato sono infatti stati esposti quindici capi provenienti dalle collezioni degli appassionati Antonio Caravano e Rossella Catapano cui sono stati affiancati beni archeologici appartenenti al museo. Un exhibit studiato per dimostrare quanto l’arte antica abbia influenzato lo stile e le fantasie stesse delle creazioni di Versace. Oltre agli oggetti e ai ricordi, “Dialoghi /Dissing” ha ospitato anche alcune sculture di Marcos Marin, opere di Manuela Brambatti, Bruno Gianesi, le fotografie di Edoardo Tranchese e l’abito olfattivo dell’azienda partenopea Mansfield. La mostra, ideata e curata da Sabina Albano e resa possibile dalla collaborazione del direttore del Mann Paolo Giulierini, ha registrato in 73 giorni di apertura al pubblico oltre 100mila presenze, tra cui spicca la visita del Ministro dei Beni e delle Attività Culturali Dario Franceschini. La manifestazione ha rappresentato il prologo della mostra “Gianni Versace Retrospective” in programma a Berlino dal 30 gennaio al 14 aprile 2018, autentico tributo internazionale ad una icona immortale nella storia della moda mondiale. Fashion and archeology blend into Versace's memory
Fashion marries archeology in the name of Gianni Versace. On the occasion of the twenty year anniversary of the Italian designer demise, the National Archaeological Museum of Naples hosted the exhibition “Dialoghi / Dissing - Gianni Versace Magna Grecia Tribute” from July 14th to September 24th in honor of the indissoluble link between the icon of the calabrian excellence and his land. «Reggio is the kingdom where the fairy tale of my life began – Versace loved to remember – the place where I started to breathe the art of Magna Grecia since I was a child». A linguistic combination, the one between dialogue and dissing, meant to highlight the daring approach between modern clothes and evidence dated back to more than two thousand years ago. In fact, fifteen garments from the collections of enthusiasts Antonio Caravano and Rossella Catapano have been exhibited in the Room of the Starry Sky and placed beside archaeological goods that belong to the museum. A show designed to display how ancient art has influenced the style and the creativity of Versace creations. Beyond objects and memories, “Dialoghi / Dissing” also hosted some sculptures by Marcos Marin, works by Manuela Brambatti, Bruno Gianesi, Edoardo Tranchese’s photographs and the olfactory dress by the Mansfield company. The exhibition, conceived and curated by Sabina Albano and made possible thanks to the collaboration of the director of Mann Paolo Giulierini, recorded over 100 thousand visits in 73 days of public opening, including that of the Minister for Cultural Assets and Activities Dario Franceschini. The event represented the prologue of the “Gianni Versace Retrospective” exhibition scheduled in Berlin from January 30th to April 14th 2018, an authentic international tribute to an immortal icon in the history of world of fashion.