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Interior Design

PROGETTAZIONE    RENDERING 3D

Annabella Di Domenico
Interior Designer

Come nasce la tua passione per il design e l’arredamento?
Il mio interesse per il Design nasce da un errore di percorso. Avevo intrapreso tutt’altra strada: quella dell’economista, ma a volte il destino ha in serbo altri piani per noi. Ben presto viaggiando o semplicemente prestando più attenzione a ciò che avevo intorno, mi sono resa conto che ero molto più curiosa di scoprire come una mia idea progettuale potesse trasformarsi in realtà, piuttosto che stimare una contabilità generale. Ed eccomi qui, tra sezioni, piante e prospetti.

Raccontaci del tuo progetto qui presentato. Da cosa hai tratto ispirazione?
Ho una passione per i contrasti: l’opposizione di materiali differenti, forme divergenti, la sinergia che si instaura tra pieni e vuoti, l’armonia di luce ed ombra. Questi sono i cardini su cui è fondato il concept che ha dato vita alla mia seduta minimal.

Con che materiali è stato realizzato? Raccontaci come l’hai lavorato.
La sedia ha una struttura a tre gambe e schienale con barra di ferro nero acciaioso che è stata tagliata, saldata, smerigliata con carta vetrata. Ottenuto l’elemento grezzo si è poi passati alla verniciatura a polvere, con un preventivo trattamento di lavaggio, sabbiatura fino a raggiungere la colorazione nero opaca in forno. Il sedile e la quarta gamba sono in acrilico trasparente levigato, congiunti da una vite autofilettante in acciaio.

Pensi che il progetto ti rappresenti, che in qualche modo parli di te?
Inevitabilmente, soprattutto nei primi progetti, si tende sempre a trasportare qualcosa di sé all’interno. Invisible rispecchia la mia idea di ordine e quadratura mentale, di ciò che siamo e di ciò che invece mostriamo agli altri. Siamo il pieno e il vuoto che gli altri vedono e non vedono in noi.

Quando si realizza un nuovo pezzo di design, cosa credi non bisogna dimenticare?
La mia triade vincente è: intuizione - creatività - funzionalità.

Qual è la fonte di ispirazione, il tuo punto di riferimento nei tuoi lavori e perché?
Mi lascio guidare dagli spazi, dai profumi, dai suoni, dai colori dei luoghi che vivo. In fondo l’ispirazione è un attimo, no?

Da cosa parti nei tuoi nuovi progetti?
Da quello che non mi piace. Elimino il superfluo, rimuovo l’eccesso, scarto ciò che non rientra nella mia idea di ordine. Da qui costruisco il mio nuovo progetto.

Come immagini il design del domani? Quali potranno essere i materiali, anche in chiave di uno sviluppo ecosostenibile su cui puntare?
Immagino un futuro in cui Design e nuove tecnologie potranno camminare di pari passo, dove l’una diventi il naturale prolungamento dell’altra. L’ecosostenibilità sarà il terzo tassello necessario a migliorare il nostro futuro. Vengono scoperti nuovi materiali di continuo, tanto da rendere già superati quelli attuali. Se ne indicassi uno oggi, domani potrebbe essere già vecchio, qualunque sia il materiale del domani l’importante è che sia eco friendly.

Quali sono i tuoi progetti per il futuro, i tuoi sogni nel cassetto?
Vedo un futuro da Light Designer impegnata nella progettazione dell’illuminazione nei contesti più disparati, dando importanza all’abitabilità di uno spazio, a quanta luce naturale ed artificiale sia necessaria, garantendo il giusto confort ambientale per non generare disturbi visivi e, inoltre, valorizzando la location con un tocco di luce ricercato. Ma mi aspetto anche che il futuro sia pronto a sorprendermi ancora...


Progetto


# Progetto sedia design
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