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Fashion Design

FASHION    MODELLISTICA

Lidia Lucilla Caldarelli
Fashion Designer

Parlaci della tua passione per la moda e di come è nata. E' un amore che hai sempre avuto o si è sviluppato col tempo?
Credo sia un mondo che si deve avere nel sangue, e non sempre ce ne si accorge fin da subito. Sono nata in questo settore ma l’ho sempre “snobbato”, per quanto avessi una particolare propensione per esso. Da piccola giocavo a essere la Anna Wintour del mio personale magazine di moda, crescendo iniziai a interessarmi sempre più alle nuove collezioni di tutte le più importanti maison e passavo ore a creare nuovi look e abbinamenti per me e le mie amiche, che spesso mi chiedevano consigli. Però tutto ciò non attirava particolarmente la mia intenzione, nell’Accademia della Moda di Napoli ho trovato la mia strada per il mio futuro.

Raccontaci del tuo progetto qui presentato. A cosa ti sei ispirata, spiegaci il mood di riferimento, i materiali utilizzati.
L'outfit qui presentato fa parte di “havoc” una collezione ispirata al popolo aborigeno. Vuole essere una contaminazione di questa civiltà nel nostro stile quotidiano. Cosa succede da questa unione? La distruzione. Tessuti sfrangiati dall'aspetto grezzo, ma dalla mano morbida e raffinata, trasparenze e l'eleganza del black and white. Riprende le linee dei classici sartoriali ma ne converte l'aspetto tramite asimmetrie, tagli vivi, vuoti e capi oversize.

Il mondo della moda sta ampliando sempre più i propri orizzonti culturali e geografici, quale potrebbe essere secondo te la nazione del domani? In un mondo sempre più globalizzato penso sia difficile parlare di una sola capitale della moda, tutti i paesi si influenzano a vicenda e traggono ispirazione gli uni dagli altri. Uno dei paesi però che si sta facendo strada maggiormente nel panorama mondiale della moda è la Russia. Non solo per il fattore economico, essendo una delle più grandi potenze mondiali, ma anche per l’amore che le popolazioni russe hanno verso questo mondo, oltre la scelta per la qualità delle materie prime. Molto apprezzato in questa nazione è il Made in Italy. Inoltre è un paese ricco di materie prime e di innovazioni, credo quindi possa fare enormi passi avanti sia da un punto di vista manifatturiero che progettuale

Da cosa parti nei tuoi nuovi progetti?
Il mio punto di partenza è sempre una buona carrellata di immagini, riguardanti un po' tutti gli ambiti come quello della botanica, dell'arredamento, nuove forme e volumi. Le raccolgo tutte nel mio “process book” per poi passare allo step successivo, ovvero, la ricerca dei materiali sui quali mi piace sperimentare sempre nuove tecniche modificandone l'aspetto.

Qual è la fonte di ispirazione dei tuoi lavori e perchè?
Traggo ispirazione osservando ogni cosa intorno a me e cosa può raccontare. Le migliori idee arrivano di notte. Come se solamente in questo momento della giornata riuscissi a ritagliare lo spazio ideale per far circolare i pensieri e le idee liberamente. Un alto trucco che uso per far nascere nuove idee è quello di rinnovare lo spazio che mi circonda, la mia camera cambia aspetto e disposizione.


Progetto


# Outfit
# Modella: Benedetta Improta; Make-up: Ferrara Alessia, Fortes Claudia, Fiorenza Anna;
# Photo: Gian Matteo Iandoli; Responsabile Pro Make up: Academy Terribile Ombretta Scuola di estetica Sirio Aja.